I giochi di attivazione per lo sviluppo del bambino

Dal punto di vista metodologico, il gioco di attivazione presenta breve durata e poche regole. Inoltre, la sicurezza e l’ordine dei componenti del gruppo sono fondamentali. Dal punto di vista delle dinamiche sociali, i giochi di attivazione non dovrebbero dividere il gruppo, altrimenti si potrebbero creare tensioni per tutta la durata della lezione: è consigliabile quindi non giocare da subito a punti. I giochi di attivazione devono essere divertenti perché, fin dall’inizio, i bambini dovranno sentire che partecipare a quella lezione di attività motoria sarà molto interessante.

I giochi di attivazione sono giochi a regole (games), forniscono un contesto motorio e cognitivo in cui il bambino può non solo apprendere, ma sviluppare le fondamentali abilità locomotorie, tattiche e strategiche del movimento. Apprendimento e sviluppo sono due concetti diversi. Secondo Rosengren e colleghi alla base della differenza stanno le azioni funzionali alla sopravvivenza: ciò che aiuta a sopravvivere è compreso nelle abilità dello sviluppo, mentre ciò che non è strettamente necessario alla sopravvivenza rientra in quelle dell’apprendimento.
Motor development è perciò riferito alla capacità di svolgere compiti potenzialmente legati alla sopravvivenza come camminare, correre, afferrare, mentre Motor learning è riferito a compiti superiori come danzare o andare in bicicletta.

Ecco che questa differenza aiuta a distinguere meglio l’elemento significativo che contraddistingue le capacità rispetto alle abilità e il motivo per il quale le prime vengono apprese da tutti, mentre le abilità solo dai bambini che vivono esperienze di attività motoria di tipo coordinativo. Sotto questa luce, i giochi di attivazione e i giochi chiave rappresentano forme di attività per lo sviluppo motorio (motor development), mentre i giochini e i giochi finali ad alta motivazione, costituiscono esempi ludici di apprendimento motorio (motor learning). Infatti i giochi di attivazione implicano per lo più le capacità locomotorie fondamentali quali correre o camminare, eseguite sotto diverse forme: schivare, dribblare, fermarsi, inseguire, fuggire.

Lo stesso vale per altre fundamental skills non locomotorie come afferrare e lanciare, anche queste svolte in diversi modi quali: colpire, lanciare oltre, afferrare, strappare, scansare, intercettare, raccogliere. La diversità - uno di quei quattro ingredienti che caratterizzano l’attività fisica di qualità - rappresenta un principio fondamentale dei giochi di attivazione, che contribuirà a formare quell’ampio repertorio di capacità di cui dovrà disporre il bambino se vorrà essere in grado di mettere in atto azioni flessibili dirette a uno scopo. Ma la diversità da sola non è sufficiente a un agire pensato: per rispondere in modo flessibile alle richieste di un compito che cambia, non è sufficiente un ampio repertorio di abilità motorie sviluppate o apprese, ma è necessario anche un buon controllo cognitivo (Pesce et al., 2016).

Ecco perché il secondo fondamento del gioco di attivazione è lo sforzo cognitivo. Giocando in questo modo, il bambino potrà effettivamente esercitarsi a decidere mentalmente quali azioni scegliere e disporre contemporaneamente della capacità pratica di metterle in atto.



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